L’Induismo è la più antica Psiche mistica dell’Anima Mundi (origine RgVeda, 2000 AC). A differenza di quanto avviene per i membri di altri pantheon indoeuropei, le figure divine del mondo vedico presentano spesso una certa imprecisione di contorni e sono facilmente soggette ad essere identificate le une con le altre. Ciò è sottolineato dal fatto che, nella prospettiva vedica, nominare un essere divino, individuandone la sfera di attività equivale a crearlo/manifestarlo.
Il Brahman, potenza di accrescimento inerente all’invocazione, non soltanto incita gli dei, ma li genera e li mette in moto. In questo aspetto, la struttura mitopoietica dell’Induismo replica metaforicamente i processi onirici e tutti i processi primari della Psiche.
Qui rappresentato uno degli innumerevoli Puer, Balarama, nono avatar di Visnu, l’equilibratore, o anche la Volontà mitopoietica di proteggere i propri fedeli.
Questa immagine riemerge ora dal caos accumulato dei miei ammennicoli di viaggio (India 1994, la mia seconda nascita). E’ il segno che aspettavo, inizia il terzo Viaggio.