E’ una vita che viaggiano insieme in motocicletta. Lui riparte dalla pompa di benzina e va spedito, dopo 40km gli viene voglia di un gelato e si ferma, guarda dietro di sé e la moglie non c’è più.
Telefona allora al 113 e si rompe in lacrime sul fatto che lei deve essere scivolata via dalla sella e probabilmente s’è fatta molto male.
Il film è un’alternanza polarizzata di eventi, di qua un appuntato al telefono, un po’ sudato e spettinato al ventilatore, che si slancia col busto in avanti e cerca di infilare parole compresse in un lungo monologo sordo.
Di là una donna col casco integrale che fa su e giù tra il bar e la pompa di benzina fermandosi incantata, dieci volte sta per chiedere a qualcuno, dieci volte sta per dirsi qualcosa, dieci volte le cose che le accadono in bocca e tra le sopracciglia rimangono sospese a video come meteoriti che solcano l’infinito silenzioso.
Intorno, tutto un rumore diffuso di italiani che sciabolano in autostrada.
Alcuni sfrecciano i post alla media di 120 Like orari.
E’ il 19 giugno, vicino Torino.
Passano e chiudono.
aeroplanini _ liquidi 