Paese che ricorda un po’ la sala d’aspetto di uno studiolo medico di periferia, con la segretaria bistrata che accavalla e scavalla mostrando le cosce in allegra tigna orgiastica, i pazienti invecchiati col proprio tesoro sintomatico che ci si ausculta vicendevolmente addosso, i due Sostituti tra studio e sala d’aspetto che fanno su e giù come matti evitando ogni contatto con la materia fisica, svolazzando motteggi e foglietti di promesse sulla porta, con quell’aria malcelata di sopracciglia impostate che dichiara: sotto il bene che cercate e che vi sembra vi detesto tenacemente, si poteva fare meglio assai nella vita ma a chi gli andava di studiare oltre, poi tant’è bastato e avanza pure, prendete le pillole e cagate regolarmente, non spingete troppo, alla prossima.