Pri ha un bel blog, corposo, una delle migliori scritture take-away che io conosca. Il piacere che mi fa, la recensione più puntuale e onesta che le Geografie si siano guadagnate.
Confesso di aver letto questo libro perché conoscevo il blog dell’autore. Il che potrebbe far presupporre che il mio giudizio debba essere necessariamente positivo perché mai faremmo sapere a qualcuno in cui il web ci ha fatto imbattere che la sua opera non ci è piaciuta.
In realtà ho il brutto vizio di non essere quel tipo di persona, quella del do ut des che cerca stelline ad illuminare il cielo dei suoi likes. Perciò ho provato a distanziarmi il più possibile da quell’interesse aprioristico, per quanto lo stesso fosse generato dalla scrittura a me già nota e non dalla persona. Ho voluto prender l’atteggiamento della maestrina pronta a sottolineare con la penna rossa ogni prolissità ed errore sintattico, come del resto faccio con ogni libro che mi capita tra le mani.
Ebbene, la detrattrice che è in me stavolta è rimasta piuttosto delusa. Certo la struttura “a traccia”…
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