“Noi (l’insidiosa divinità che opera in noi) abbiamo sognato il mondo. L’abbiamo sognato resistente, misterioso, visibile, onnipresente nello spazio e fisso nel tempo; ma abbiamo consentito nella sua architettura tenui ed eterni interstizî di assurdo per sapere che è falso.”
– Jorge Luis Borges, Altre inquisizioni.
Guardo gli ultimi fotogrammi di Interstellar investito da vettori di fuga contrastanti, il pensiero che la breve scena finale somigli a un classico plug-and-play per ulteriori puntate mi disturba e mi porta via dal cuore della storia, una costruzione narrativa coraggiosa e argomenti fondanti che hanno una loro ragione pura, così come alcuni difetti o mancanze strutturali di cui bisognerà parlare, tra poco.
Se non erro è stato Matrix il primo film sfacciatamente incompiuto che ho visto al cinema, il primo col finale così aperto che, per esercitare il diritto sacrosanto dello spettatore ad avere un orgasmo liberatorio conclusivo, richiedeva l’investimento secco in altri…
View original post 2.685 altre parole
si bisognerebbe discutere perché sono film che partono bene e poi si arrotolano su sceneggiature che perdono di coraggio, accettando divagazioni hollywoodiane che portano fuori tema, ma tant’è, anche i produttori fanno le loro pecche e a noi rimane l’illusione di averci creduto. Sono comunque teorie che mi hanno sempre affascinato e spero sempre di vivere abbastanza per vedere qualcuno che parti per lo spazio profondo raccontando la sua storia…
già, anch’io ho questo sogno irrealizzabile, fin da bambino.